COME SI CALCOLANO I PREZZI DEGLI ARTICOLI HANDMADE?
Per calcolare i prezzi dei tuoi articoli handmade di sicuro dovrai tenere conto di questi parametri fondamentali:
Contare il materiale
Bisogna innanzitutto
conteggiare il materiale necessario ed il suo costo effettivo.
Nel costo del materiale bisognerà tenere conto degli eventuali scarti di lavorazione irrecuperabili, così come degli eventuali pezzi fallati. Ti è mai capitato di trovare una perla con il foro non perfetto e quindi non utilizzabile? In quel caso dovrai contare che la tua confezione iniziale non è, ad esempio, di 10 perle ma di 9.
Contare gli attrezzi e gli strumenti
…A questo non ci si pensa sempre, lo so, e si fa un grande errore. Perché quando la pistola della colla a caldo non funziona più, dove li prenderai i soldi per acquistarne un’altra? Se i tuoi guadagni non tengono conto di questo, dovrai togliere l’importo da ciò che hai ricavato per la tua manodopera e sarà come deprezzare il tuo lavoro.
Questo conteggio vale per tutti gli strumenti che si logorano, vale per quelli che si consumano, ma anche per l’energia elettrica che usi per far funzionare la macchina da cucire, per ricaricare il cellulare su cui smanetti ore intere per caricare foto su instagram e farti conoscere. Qui devi anche tenere conto dei costi degli strumenti che devi acquistare per migliorare il tuo lavoro, che non è appunto solo quello manuale e creativo, ma anche quello di marketing e pubblicità. Qui devi far quindi rientrare la tua macchina fotografica, ad esempio.
Conta il tempo
Stabilisci la tua “paga oraria”. Il tempo che tu usi a lavorare alla realizzazione dei tuoi prodotti, al pubblicizzarli, al venderli, è tempo attivo che dedichi al tuo lavoro creativo. In questo tempo non ti dedichi alla famiglia, alle amicizie o ad altri tuoi passatempi. Devi quindi conteggiarlo facendo le proporzioni e prendendo nota del tempo che impieghi a realizzare i tuoi manufatti. Ovviamente da questo tempo devi, per serietà e correttezza professionale, togliere tutte le tue distrazioni e anche i tempi morti che eventualmente ci sono nelle tue lavorazioni.
Dai valore all’esperienza e alle competenze acquisite
In questo caso si tratta di conteggiare i costi che hai sostenuto per la tua formazione, per il tuo aggiornamento riguardo le tecniche che usi. Se hai fatto un corso per migliorare la tua tecnica, dovrai suddividere questa spesa che hai sostenuto nel conteggio del prezzo dei vari oggetti che produci.
Non tutte le esperienze formative hanno un costo, però! Tua nonna ti ha insegnato a lavorare all’uncinetto quando eri bambina? Perfetto, avrai maturato un’esperienza davvero corposa e degna di essere valorizzata nei tuoi prezzi. Questo però vale solo se la qualità dei tuoi manufatti è adeguata all’esperienza che dichiari. Se tua nonna ti ha insegnato, ma hai buttato tutto nel cassetto fino a 2 mesi fa, diciamo che la tua esperienza è di due mesi o poco più!
Se la qualità dei tuoi manufatti è davvero elevata puoi aumentare il valore che dai alla tua manodopera. Insomma… Quanto sei brava? E quanto ti viene a costare il tuo miglioramento?
Altre spese da sostenere
In questa voce rientrano le tasse, i costi di plateatico quando partecipi ad un mercatino, la benzina che usi per andarci, ecc.
Ti sembrano tantissime cose?
Eh sì, in effetti lo sono, ed alcune sono anche un po’ noiose da calcolare, ma del resto sono tutti costi che non dovresti recuperare se il tuo hobby rimanesse un passatempo: in quel caso sarebbe tutto compensato dalla tua soddisfazione.
Ed in verità è proprio così:
l’handmade non è per tutti
…ma non parlo solo di clienti!
Se vuoi fare sul serio, ti conviene fare sul serio!