Rimane comunque il fatto che avere un’attività on-line richiede delle responsabilità che sono pari a quelle che si richiederebbero ad un’attività con vetrina su strada, saracinesca e allarme antifurto!
Ed anche se non è necessario esporre il cartello “chiuso per motivi familiari”, sappi che
la tua non-presenza verrà percepita, non solo dal tuo pubblico ma anche dalla piattaforma che ti sta ospitando.
Assenze sui social: pubblico, algoritmi e visibilità
Parliamo di come la tua assenza può impattare sui tuoi clienti e sul tuo pubblico.
Se tu esci per prendere il pane e scopri che il panificio è chiuso, di sicuro deciderai di andare in un altro panificio ("
…tanto è solo per oggi!")
Ma se tornando giorno dopo giorno, dopo una settimana o due, trovassi il negozio sempre chiuso e magari anche senza un cartello di avviso, probabilmente inizieresti a pensare che il panificio da cui eri solita comperare panini e focacce ha proprio chiuso i battenti.
Uscendo di casa allora inizierai a fare direttamente la strada che ti conduce al panificio alternativo.
Questo succede anche online.
Se non stai più offrendo ciò che offrivi,
le persone perdono interesse a seguirti. Soprattutto se non ci sono da parte tua riferimenti ad un tuo prossimo ritorno.
Nessuno sta seduto sulla poltroncina di un teatro
a guardare i panneggi del sipario chiuso.
Lo sanno tutti.
Lo sanno anche le piattaforme come Facebook, che valutano su base numerica e algoritmica il livello delle tue interazioni con il tuo pubblico.
Vedendo le interazioni in drastico calo, e notando anche che il tuo pubblico va via sconsolato dal tuo teatro,
il social stesso inizia a non invitare più il tuo pubblico a tornare!